martedì 6 gennaio 2015

04-01-2015 - Placche Zebrate

Combriccola: Fole e Piccio



Ombre di Fole e Piccio nel primo pomeriggio.
Vale la pena alzarsi prima dell'alba con temperature sotto lo zero, percorrere tanti chilometri, essere traditi dall'autogrill di fiducia che ti serve, nel momento in cui se ne sente più il bisogno, un caffè orrendamente cattivo per arrampicare soli in una giornata d'inverno con un sole meraviglioso?

Ovviamente si (e se anche non fosse vero non lo potremmo mai confessare apertamente...).

La meta è la parete zebrata meglio conosciuta come Placche Zebrate, di poco sopra Arco (TN).
Attacco della Via del Cane Trippa
La decisione di arrampicare su una via sportiva è stata presa la sera prima al volo dopo la conta dei presenti del Pretzel Team ma è subito piaciuta. Vista la scarsa esperienza, l'orientamento della parete (Est), il clima rigido, la scelta della via cade su Via del Cane Trippa. Sette tiri, difficoltà massima un IV+ al terzo tiro, tempo stimato nella relazione di 2 ore.
Arrampicatori su una via alla nostra sinistra... ma quale?La parete andrà in ombra poco prima delle 14:00.
Arrivati al parcheggio troviamo solo tre auto. Generalmente è difficile trovare un posto in altri periodi dell'anno. Forse è proprio la giornata giusta... o forse siamo un po' arrembanti noi...
L'avvicinamento è tranquillo e serve per scrollarci di dosso un po' di stanchezza.
Arriviamo all'attacco della via, che troviamo al primo colpo, e di fianco a noi ci sono altri due arrampicatori, un ragazzo e una ragazza, che arrampicano su una via e che poi rivedremo di fianco a noi una o due volte durante la salita. Li incrociamo e vediamo fare qualche pendolo senza capire effettivamente quale via stanno salendo ma purtroppo non riusciremo a incontrarli dopo per fare quatto chiacchere e scambiarci qualche foto. 
Fole su Via del Cane Trippa.
Decidiamo per una progressione alternata e, se le indicazioni del percorso di salita sono perfette, rimaniamo un po' più perplessi sulle difficoltà indicate. Il primo tiro lo troviamo con qualche passaggio più delicato di quanto pensavamo e per noi più impegnativo del passaggio di IV+ indicato al terzo tiro. Probabilmente eravamo entrambi ancora freddi.
Stessa cosa per la placca di uscita dal sesto tiro. Ma lì forse un po' di stanchezza, un vento gelido che penetrava fin dentro le ossa e i raggi del sole che ci avevano da poco abbandonato hanno sicuramente complicato la salita.
Piccio su Via del Cane Trippa.A salire impieghiamo tre ore. Nessun ritardo particolare, probabilmente in futuro bisognerà limare un po' di tempo nell'attrezzare le soste.
Torniamo il più in fretta possibile verso l'auto. Il freddo si fa sentire e anche la stanchezza ma la soddisfazione è davvero tanta.
Tempo di mangiarsi un panino con la luganega in centro ad Arco (dalle bancarelle natalizie), di dare un'occhiata all'unico negozio di arrampicata aperto e poi filiamo dritti verso casa.
Se il buon giorno si vede dal mattino... speriamo che questo 2015 sia ricco di belle arrampicate come questa.

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