Combriccola: Frappi e Fole
Approfittando del ponte e di tre giorni
liberi dai soliti impegni partiamo per raggiungere Arco, obiettivo: due giorni
intensi di falesia. Non essendo troppo esperti della zona e nemmeno dell’arrampicata
abbiamo cercato un po’ in internet per individuare una falesia adatta a noi.
Poco sopra Arco troviamo l’imbocco del sentiero di avvicinamento che parte da
una piccola chiesetta bianca. Dopo circa 20 minuti di cammino (e una deviazione
sbagliata) arriviamo sotto le pareti. Essendo un giorno di festa c’è un po’ di
affollamento, con moltissimi bambini piccoli che salgono su come dei
grilli..questo ci fa ben sperare…le vie saranno alla nostra (soprattutto mia)
portata! Peccato che non siano segnate. Inoltre la scheda della falesia che
abbiamo scaricato non sembra aggiornata perciò chiediamo a una famiglia, una
delle poche a parlare italiano (per il resto si sente parlare solo tedesco!),
se può darci qualche dritta. Aspettiamo il nostro turno di salita e ci buttiamo
sulle vie più facili per tastare il terreno. Proseguiamo poi rimanendo su una
placca con 4-5 vie di grado intorno al 5b-5c…abbiamo trovato altri tre ragazzi
con la guida italiana e abbiamo sbirciato per avere un po’ di informazioni. In
verità, rispetto a vie delle stesso grado di Teolo e Stallavena, queste ci
sembrano un bel po’ più facili ma alcune hanno dei passaggini interessanti,
compreso qualche punto in cui la roccia è talmente consumata che non c’è
scarpetta che tenga!
Pian piano la falesia si svuota e noi
rimaniamo fino a poco prima del buio, mannaggia l’ora solare. Fatte su tutte le
nostre cose ritorniamo alla macchina e via…per una bella cenetta ‘tipica!’ in
quel di Riva del Garda.
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