
Combriccola: Fole, Jimmy, Piccio e Rocky.
Previsioni meteo: favorevoli!
Voglia di arrampicare: elevata!
Voglia di esplorare nuovi posti: alta!
Morale: ottimo!
Appetito: sempre da tener domato... (sigh...).
Con queste premesse lasciamo Ferrara con un tiepido sole autunnale pronti a trascorrere una giornata in esplorazione e ad arrampicare. Destinazione Marciaga, falesia molto conosciuta con più settori e molte vie, sulla carta, alla nostra portata.
Il tragitto è rapido; incontriamo pochissimo traffico e raggiungiamo il parcheggio dopo nemmeno due ore concedendoci la classica pausa caffè e qualche incertezza di percorso usciti dall'autostrada.
Come ogni uscita che si rispetti lo stomaco fornisce il suo tributo di antipatia suggerendoci subdolamente che potremmo trascorrere la domenica deliziando il palato invece di prodigarci per far soffrire le articolazioni.

Ma da veri professionisti resistiamo alla tentazione.

L'avvicinamento alla falesia costringe in parte gli arrampicatori ad attraversare un campo da golf utilizzando le stradine di servizio che collegano le varie buche.
Passare affianco al green suggerisce una domenica con sdraio, parole crociate e white russian a volontà; ma siamo professionisti (...nelle intenzioni...)... e quindi proseguiamo.
Il sole si affaccia timidamente dalle nubi e ci accompagnerà solo fino a mezzogiorno lasciandoci successivamente all'ombra di un cielo melanconico e cinereo per tutto il resto del pomeriggio.
Non conoscendo il luogo ci aggiriamo per un po' attraverso un fitto sottobosco di pungitopo (Ruscus aculeatus) consultando alcuni appunti che Jimmy ha trovato in internet e dopo poco partiamo con la prima via.


La roccia è prevalentemente composta da un calcare oolitico dove fessure, lame e buche, originate dai fenomeni carsici superficiali, offrono adeguati appigli e appoggi. Purtroppo la chiodatura delle vie e più spaziata rispetto alle falesie che
normalmente frequentiamo e decidiamo di non affrontare vie con gradi (per noi) più impegnativi.
Con il proposito di tornare ad arrampicare in questa falesia, sperando in una giornata più soleggiata, ci dirigiamo verso casa accompagnati da una magnifica luna piena, con ancora tanta voglia di arrampicare e con un pensiero che cresce nella nostra mente...
...
una cena con più portate di castrato!
Vie completate:
Settore D, "Aerofagia"
- Palestrina: 3b (3c/4);
- Prima della nasacita: 4c.
Settore E, "Cavallino Rosso"
- Cavallino Rosso: 4b (4b/c).
Settore F, "Per Laura"
- Nuvola Bianca 4a (4b);
- Perongi 4a.